Come raccogliere il coriandolo: migliori pratiche per le aziende agricole
Autore: Ortomec Press
Ultimo aggiornamento: Ottobre 20, 2025
Il coriandolo (Coriandrum sativum) è una coltura strategica sia per il mercato delle erbe fresche sia per l’industria alimentare che utilizza i semi. Per le aziende agricole e i produttori professionali, conoscere come si raccoglie il coriandolo significa pianificare con precisione i tempi di raccolta, utilizzare le tecniche più efficienti e impiegare macchinari adeguati per ottenere rese elevate e costanti.
Come capire quando il coriandolo è pronto per la raccolta
Per un’azienda agricola, individuare il momento esatto della raccolta è cruciale per ottimizzare resa e qualità:
- Produzione di foglie fresche (IV gamma e mercato fresco): si interviene quando le piante hanno raggiunto i 15-20 cm, circa 30-45 giorni dopo la semina. Le foglie devono presentarsi uniformi, senza ingiallimenti e con il massimo contenuto aromatico.
- Produzione di semi (industria alimentare e spezie): la raccolta si programma quando il 60-70% delle ombrelle ha raggiunto la maturazione fisiologica, con i frutti virati al bruno chiaro.
La programmazione è fondamentale: anticipare la raccolta significa perdere aroma e peso commerciale, mentre ritardarla comporta dispersione dei semi e calo della resa.
Quanto dura il ciclo di raccolta del coriandolo
Il ciclo varia in base alla destinazione:
- Foglie fresche: la raccolta inizia dopo 30-35 giorni e può proseguire con tagli scalari fino a 70-80 giorni complessivi, garantendo più passaggi di raccolta.
- Semi: occorrono in media 100-120 giorni, con rese comprese tra 1 e 1,5 t/ha in condizioni ottimali.
Per le aziende agricole, conoscere con precisione queste tempistiche è essenziale per pianificare turni di lavoro, impiego della manodopera e utilizzo dei macchinari.
Come raccogliere il coriandolo su scala professionale
Le tecniche variano in base alla filiera produttiva:
- Foglie fresche: la raccolta manuale non è sostenibile per grandi superfici. Le raccoglitrici Ortomec a nastro sono progettate per lavorazioni intensive: garantiscono un taglio omogeneo, regolabile in altezza, e preservano l’integrità delle foglie, riducendo al minimo scarti e danni meccanici. Questo permette di soddisfare gli standard qualitativi richiesti dal mercato della IV gamma.
- Semi: si utilizzano mietitrici o estirpazioni meccaniche, seguite da essiccazione controllata. Anche in questo caso è fondamentale ridurre le perdite sul campo e assicurare uniformità di raccolta.
La meccanizzazione è oggi imprescindibile: riduce i costi di manodopera, aumenta la produttività e rende possibile rispettare le finestre di raccolta sempre più ristrette.
Gestione post-raccolta del coriandolo
La fase post-raccolta è determinante per la qualità commerciale:
- Foglie fresche: devono essere immediatamente avviate al pre-cooling e mantenute a 0-5 °C. La catena del freddo è indispensabile per preservare freschezza, aroma e shelf-life.
- Semi: richiedono un’essiccazione fino al 9-10% di umidità, seguita da pulizia e stoccaggio in silos o magazzini ventilati. Una gestione inadeguata può compromettere interi lotti con perdita di aroma e sviluppo di muffe.
Per gli operatori professionali, la logistica post-raccolta è tanto importante quanto la fase in campo.
Conclusione
Sapere come raccogliere il coriandolo per un’azienda agricola significa unire competenze agronomiche e investimenti tecnologici:
- Individuare il giusto stadio di raccolta.
- Pianificare i cicli produttivi in base alla destinazione (foglie o semi).
- Utilizzare macchinari affidabili che garantiscano produttività e qualità.
Le raccoglitrici Ortomec, progettate specificamente per ortaggi a foglia, offrono alle aziende agricole la possibilità di ridurre i costi operativi, aumentare l’efficienza e fornire al mercato un coriandolo conforme ai più alti standard qualitativi.
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